Qual è il ruolo dell’arte nel promuovere il cambiamento e favorire una riflessione sulle sfide globali? In che modo la riflessione su Arte, Natura, Tecnologia può aiutare a ripensare il nostro rapporto con il Contemporaneo?   

Art 4 a Better Future

Con Art 4 a Better Future. Arte, Sostenibilità, Innovazione il museo apre un dialogo sui temi della Sostenibilità e dell’Arte quali agenti del cambiamento per un futuro sostenibile, mettendo in relazione sapere umanistico e sapere scientifico. L’arte, l’ambiente naturale, le prassi umane e le mediazioni tecnologiche si trovano al centro di un sistema di interrelazioni che rende sempre più chiara la fragilità degli ecosistemi e la necessità di nuove pratiche comportamentali grazie ad un approccio critico e transdisciplinare. Articolato in tre incontri, a cui prenderanno parte soggetti attivi in diversi ambiti, quali studiosi, ricercatrici e ricercatori, docenti universitari, imprenditrici e imprenditori, Art 4 a Better Future. Arte Sostenibilità Innovazione pone al centro la riflessione critica sulla relazione tra Arte, Natura, Scienza e Tecnologia, eleggendo il museo a luogo di sperimentazione e promozione della sostenibilità, aperto al dialogo sul Contemporaneo, in un’ottica di inclusione, partecipazione attiva e promozione del dibattito intersettoriale sulle sfide sociali e ambientali.

Agire il cambiamento: il ruolo dell’arte

30 giugno 2023
Collezione Peggy Guggenheim

Prendersi cura: verso un’ecologia della cultura, tra arte, scienza e tecnologia

29 settembre 2023
Università Ca’ Foscari – Niche, Venezia

Immaginare futuri possibili: nuovi paradigmi

17 novembre 2023
CUOA Business School, Altavilla Vicentina

Coordinamento Scientifico

CRISTINA BALDACCI

Cristina Baldacci è Professoressa Associata di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università Ca’ Foscari Venezia e affiliata al THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities (NICHE), dove coordina il cluster di ricerca “Ecological Art Practices”, che si interroga sul rapporto tra arte e ambiente intrecciando prospettive ecocritiche, immaginazione radicale e sostenibilità creativa. 

I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle sfide e questioni teoriche che l’Antropocene ha aperto nella storia dell'arte, nelle pratiche artistiche e nella ridefinizione degli archivi; sull'archivio come metafora e forma d'arte; sulle strategie di appropriazione, montaggio, reenactment nell’arte contemporanea; sulla teoria delle immagini e cultura visiva; tutti argomenti sui quali ha ampiamente pubblicato. Ha organizzato corsi, lezioni, seminari e convegni sul rapporto tra arte, natura e crisi ambientale. 

Fa parte del collegio docenti veneziano del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico, di cui Ca’ Foscari è una delle università partner. Nel 2021 ha co-organizzato l’Anthropocene Campus Venice 2021, forum di una settimana, dal forte impegno educativo, ospitato da Ca’ Foscari, in collaborazione con la Haus der Kulturen der Welt (Berlino) e il Max Planck Institute for the History of Science (Berlino). Il Campus ha preparato il terreno per due pubblicazioni di cui è co-curatrice e autrice: Venezia e l’Antropocene: una guida ecocritica (2022); e il doppio numero della rivista “Holotipus”, dal titolo Archiving the Anthropocene: New Taxonomies Between Art and Science (in pubblicazione, 2023-2024). 

NICHE

THE NEW INSTITUTE Center for Environmental Humanities (NICHE) è un centro di ricerca dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Con un approccio interdisciplinare, il Centro promuove, attraverso un approccio interdisciplinare, attività di ricerca e di Terza Missione legate alle scienze umane ambientali, sostenendo e sviluppando collaborazioni artistiche e accademiche con numerosi partner locali e internazionali attraverso la partecipazione a laboratori, incontri, e mostre. Venezia, un osservatorio senza uguali, vulnerabile all’innalzamento del livello del mare e al tempo  stesso laboratorio vivente di equilibrio ecosistemico e di convivenza per una variegata  comunità globale, è il punto di partenza per promuove il dialogo tra studiosi/e, innovatori e innovatrici, artisti/e, scrittori e scrittrici, giornalisti/e e portatori/portatrici di interesse per una nuova alleanza tra scienze umane, vita sociale e scienze naturali che possa avere una ricaduta positiva sulla città e sul mondo.